Il Grigone del Fulmine

  • Sfera d’influenza: Tempeste, Burrasche, Furia degli Elementi, Navigazione.
  • Popolo di riferimento: Rettiloidi, Uomini-Lucertola, Ofidiani, Demonietti Marini, tutte le creature a sangue freddo.
  • Classe di riferimento: Esploratori, Maghi Elementali (specializzati nella manipolazione dell’Energia).
  • Mestiere di riferimento: Pescatori, marinai e pirati.
  • Colore: Blu Cobalto.
  • Arma Sacra: Martello da Guerra Pesante.
  • Motto:
  • Noto anche come… Il Leviatano, Il Signore delle Tempeste e dei Maremoti, Il Vendicatore dei Mari, Il Muto Rancoroso, Il Corsaro di Cobalto.

“Io non ho paura di niente e nessuno, eccetto del mare in tempesta. La sua ira è imprevedibile. La sua furia indomabile. L’unica speranza è la preghiera, e non sempre funziona.”

Jack Drackart, capitano pirata

Descrizione

Ogni marinaio che viaggia abitualmente per mare conosce il pericolo dato dalle tempeste e dai maremoti e, per questo motivo, prima di intraprendere una nuova spedizione, si premura di fare numerose offerte al Grigone del Fulmine. Questi è un Dio collerico, imperscrutabile, apparentemente crudele, che punisce gli improvvidi con le sue folgori, inghiottendoli con turbini, o assumendo la forma di un gigantesco mostro marino. Rispetto agli altri Grigoni, costui è il meno affine alle razze umanoidi, specie quelle a sangue caldo. Egli appare piuttosto come l’espressione di un’epoca antica, quando forme di vita più semplici vivevano nel continente, e tremavano innanzi alla spietatezza degli elementi, pregando, a modo loro, per la sopravvivenza. Non sorprendentemente, sommi teologi e chierici non odono mai la voce del Dio, e faticano a comprendere il suo volere, al punto che egli viene a volte chiamato “il Muto”. Come i Grigoni del Deserto e della Foreste, quindi, anche questo Dio è un’espressione della forza e pericolosità della natura, con cui ogni popolo civilizzato deve far conto. Tuttavia, differentemente dai due fratelli, il Signore delle Tempeste non sembra interessato ad interagire con i suoi devoti. Nonostante questo pescatori, marinai e pirati cercano sempre di attirare la sua benevolenza. Questo è visibile dal fatto che molte navi usino, come polena, la faccia di un Leviatano o di un grosso rettile. Barche più piccole portano disegni di creature marine o di un fulmine, ad onorare il Dio. Pare addirittura che il famoso capitano pirata, Jack Drackart, avesse deciso di rimpiazzare la consueta insegna del teschio, con una raffigurante un grosso mostro marino. Infine, alcuni maghi hanno recentemente cominciato a venerare il Grigone, nel tentativo di apprendere a manipolare il potere racchiuso nei fulmini. Non è chiaro quanto il Dio abbia apprezzato queste attenzioni, anche se va sottolineato che la folgorazione è una delle cause di morti più frequenti tra gli studenti della scuola di stregoneria di Esperia.

 

Dettami del Dio

A quanto è dato sapere, Il Grigone del Fulmine non ha mai lasciato comandamenti o dettami. L’unica legge ufficiosa, ma ben conosciuta in tutti i porti, è di fargli molte offerte prima di intraprendere un qualsiasi viaggio in barca. In questo modo, si avrà qualche speranza di arrivare salvi a destinazione.

 

Popolo di riferimento

La natura imperscrutabile e poco comunicativa del Grigone del Fulmine rende difficile capire le sue preferenze riguardo alle varie civiltà. Secondo Shregros, un bizzarro sacerdote rettiloide, il Grigone è imperscrutabile solo ai popoli dal sangue caldo, giacché questi assumono che tutte le civiltà esistenti debbano pensare come loro. Invece, vi sono comunità di uomini pesce e demoni marini, vi sono gli uomini lucertola delle paludi, gli ofidiani del deserto, e i numerosi insediamenti rettiloidi. Tutte queste genti dal sangue freddo sono attentamente osservati dal Signore delle Tempeste. Ciò non vuol dire vengano accuditi come da una madre che li ha portati in ventre. Il comportamento del Dio è più simile a quello delle tartarughe marine che, una volta deposte le uova, le abbandonano prima che si schiudano. Tuttavia, è un fatto noto che, ad ogni naufragio, siano i marinai rettiloidi quelli con maggior probabilità di sopravvivere e raggiungere la riva.

 

Clero

I Chierici del Fulmine sono presenti nei porti e nelle isole, oltre che negli insediamenti in cui vivono i rettiloidi. Sono spesso sacerdoti combattenti: coprono la loro armatura con una veste color cobalto, e usano per i loro rituali un grosso martello da guerra che gli serve sia da bastone che da arma. Nella maggior parte dei casi non vivono in templi, giacché ritengono che il solo altare del Signore delle Tempeste sia il mare, e che sacrifici ed offerte debbano essere fatti rigorosamente sulla spiaggia.

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