Il Grigone del Fuoco
- Sfera d’influenza: Furia, Amore, Eccesso, Emozioni, Sincerità.
- Popolo di riferimento: Felinidi.
- Classe di riferimento: Barbari (Paladini del Fuoco), Guerrieri, Maghi Elementali (esperti nella manipolazione del fuoco).
- Mestiere di riferimento: Combattenti, Ristoratori, Tavernieri, Artisti e Collezionisti d’Arte.
- Colore: Arancione.
- Arma Sacra: Ascia da Battaglia Pesante.
- Motto: Segui le tue passioni, Non mentire mai a te stesso.
- Noto anche come… Lo Spirito Ardente, Il Signore della Passioni, Colui che accende i cuori, Il Maestro di Cerimonie, Il Volubile Guerrafondaio.
“Mentre il sole picchia e gli eserciti si scrutano, se hai il cuore saldo e le tue gambe non tremano, quando meno te l’aspetti, ma quando ne hai più bisogno, il Grigone del Fuoco ti infonderà nuova forza.”
Seforth Mazelake, combattente felinide
Descrizione
Tutte le genti provano emozioni e passioni. Queste invadono il cuore delle persone e le portano a fare cose altrimenti impensabili. Come il fuoco, le nostre passioni brillano forte, ma si consumano in fretta. Questa divinità incarna la volatilità delle emozioni umane, siano esse positive o negative. È colui che infonde coraggio in battaglia, donando ai suoi protetti una determinazione ed una forza senza pari. È colui che accende la passione amorosa, e per questo a lui si rivolgono gli innamorati per veder soddisfatto il loro desiderio. È signore degli eccessi, ed a lui sono dedicati banchetti e brindisi nei quali ci si ubriaca fino star male. Anche artisti e collezionisti hanno cominciato a rivolgergli preghiere, in onore del piacere fornito dal contemplare un’opera d’arte di grande bellezza. Il Dio guarda con favore a tutte queste manifestazioni di impulsività ed emotività, ma in cambio pretende dai suoi fedeli una completa sincerità. Egli detesta i sotterfugi o le menzogne tipiche di chi nasconde i propri desideri. L’arte dell’inganno richiede tempo e raziocinio. Invece il fedele del fuoco deve mostrarsi sempre per quello che è. Infine, la brevità della fiamma, porta il Grigone a preferire quelle popolazioni con una vita corta, rispetto a coloro che conducono invece un’esistenza quasi illimitata (come gli Elfi).
Dettami del Dio
In alcuni villaggi felinidi, i doveri dei fedeli del Fuoco vengono descritti nei seguenti versi:
Come la fiamma ho una vita breve, ma le mie passioni sono forti.
Rido sguaiatamente, amo incondizionatamente, combatto con rabbia cieca.
Che sia misericordiosa o crudele, vivrò la mia esistenza in pienezza.
Non ho tempo per mentire a me stesso, preferisco la via diritta.
Non ho tempo per eterni pensieri, preferisco seguire l’istinto.
Non ho tempo per azioni vigliacche, meglio pochi giorni grandiosi.
Diffido di chi ha una vita lunga, il fuoco brucia le querce secolari.
Diffido di chi nasconde le proprie emozioni, il fuoco illumina gli antri bui.
Diffido dei cadaveri che camminano, essi sono solo brace spenta.
Popolo di riferimento
Leggende raccontano che il Grigone del Fuoco era stufo di quei popoli che sfruttavano il suo potere per secondi fini. Coloro che non avevano il pelo usavano il fuoco per scaldarsi. Coloro che non avevano artigli lo usano per spaventare le fiere. Coloro che non avevano denti aguzzi lo usavano per cucinare i cibi e renderli masticabili. Così, decise di plasmare un nuovo popolo che non avesse bisogno di lui e che, di conseguenza, potesse esprimere una sincera devozione. Allora egli raddrizzò la schiena a dei giaguari, creando i primi felinidi [vedi la leggenda sulla nascita dei felinidi].
Clero
I Chierici del Fuoco sono molto frequenti, specialmente nelle tribù felinidi. I loro templi, diversamente da quelli dedicati alle altre divinità, non hanno un altare ma solo un grande braciere. Si tratta della Sacra Fiamma, ed è costantemente accesa ad ogni ora del giorno e della notte. È dovere di monaci e sacerdoti vegliarvi davanti, ed alimentarla costantemente, affinché non si spenga mai. Inoltre, vi è una cerchia ristretta di combattenti che è particolarmente benvoluta dal Dio. Costoro sono chiamati Paladini del Fuoco, ed hanno il compito di vegliare sui loro commilitoni, motivandoli quando sono scoraggiati, e proteggendoli quando in pericolo. Si dice che questi paladini possano sentire il potere del Grigone scorrere nelle proprie vene e fornire loro una potenza altrimenti impensabile.