Descrizione

Nyamhar è il più giovane dei Grigoni, ed è l’unico dei Nove chiamato per nome dai fedeli. Egli nasce come semi-dio, adorato dalle tribù Tethziar in quanto espressione di ciò che vi sia di più oscuro e pericoloso nella giungla. Le cose cambiarono quando uno dei Grigoni, il Signore del Sangue, si rivoltò contro i suoi fratelli, rinunciando per sempre al suo stato. In quanto custode del dolore e della sofferenza, il Dio del Sangue era invocato per vendette e punizioni, ma svolgeva anche un’importante funzione difensiva, insegnando i fedeli a riconoscere i pericoli per la propria incolumità. Tuttavia, dopo la sua scomparsa, tutte le preghiere ed attenzioni dei mortali non trovarono più alcuna destinazione, finché non vennero intercettate proprio da Nyamhar. Così, questo modesto semi-dio vide aumentare notevolmente il suo potere e la sua influenza, fino ad occupare il ruolo vacante tra i nove Grigoni. Egli è il mostro delle fiabe dei bambini. È colui che è nascosto sotto il nostro letto o nell’armadio. È la presenza che si pensa di avere sempre alle spalle. È colui che governa i nostri sogni, nei quali può far apparire ciò che temiamo di più. Non lo si vede mai in volto e, perciò, sembra mostruoso oltre ogni limite. La paura che infonde può causare la morte, bloccando il cuore delle sue vittime, ma in piccole dosi può salvare la vita ed essere di insegnamento ai bambini. In quanto ultimo arrivato tra i Grigoni, ma anche visto il suo ruolo cruciale nell’apprendimento, egli è chiamato da alcuni teologi l’Oscuro Ragazzino. Nelle tribù Tethziar si narra che egli giri accompagnato da due pericolosi servitori, con cui ha condiviso parte dei suoi poteri: la vedova nera Danansi, che riposa in una caverna nascosta pronta a punire chiunque osi risvegliarla, e Worknesha, la matriarca del mostruoso popolo dei Terathan. Tuttavia, gli studiosi dibattono ancora oggi sull’esistenza di queste creature, considerandole invece come alcune delle molteplici forme assunte dal Dio.

 

Dettami del Dio

Nei saggi del teologo Zephir Ghequel, si parla dell’oscuro assioma “chi non ha paura, muore”, con annessi 84 corollari su come questi si applichino a tutte le sfaccettature della vita reale, che nessuno ha mai letto per intero. Tra la gente comune, invece, si trasmette il volere del Dio con proverbi quali “solo gli incoscienti o i morti non provano paura” o, “che l’Oscuro ti dia il buon senso di star lontano dai guai”. Infine, nelle città girano anche moltissime canzoni e filastrocche per bambini, con protagonisti mostri orribili che giungono nel buio. La più famosa è la seguente:

«Nyamhar vive sotto al tuo tetto
Nyamhar aspetta che vai a letto
se ti addormenti ti avvinghia stretto
e del tuo corpo fa un gran banchetto»

 

Popolo di riferimento

Il Dio è principalmente legato a due popoli. Il primo è quello delle tribù Tethziar nella giungla nera, che lo veneravano ancor prima che ascendesse a Grigone. Il secondo è quello dei Terathan la cui matriarca è una sua fedele serva.

 

Clero

Esistono due tipologie di sacerdoti del Signore delle Ombre. Nelle grandi città vi sono chierici a lui devoti. Si tratta di figure religiose assai particolari, che vivono lontane dai principali templi. Girano con una tunica porpora scuro, e vengono spesso cercate da coloro che hanno una vendetta da compiere, e sperano nella benevolenza e nell’aiuto dell’Oscuro. Alcuni di questi arrivano financo a gestire gruppi di malviventi ed assassini, specializzati in delitti su commissione. Invece, nelle tribù della giungla, il Grigone viene ancora pregato col nome di Nyamhar. A gestire questo culto sono alcuni sciamani che praticano il voodoo. Pare che queste figure combinino il potere concesso dalle divinità con pratiche magiche rudimentali, ottenendo la capacità di far perdere la ragione alle proprie vittime, le quali muoiono in preda ad una paura incontrollabile.