Il Grigone delle Foreste
- Sfera d’influenza: Solitudine, Rispetto della Natura, Caccia, Strategia, Lealtà, Duelli.
- Popolo di riferimento: Elfi Oscuri.
- Classe di riferimento: Cacciatori, Assassini, alcuni Maghi Arcani (noti come Druidi delle Foreste).
- Mestiere di riferimento: Guardiacaccia, Bracconieri, Cacciatori di Taglie, Soldati, Strateghi Militari, financo Giocatori.
- Colore: Smeraldo.
- Arma Sacra: Arco.
- Motto: Non piegare la natura ai tuoi voleri, o lei piegherà te.
- Noto anche come… Il Solitario, Il Dio dai Mille Occhi, Colui che mai abbandona la preda, Il Cacciatore di Smeraldo, Il Custode dei Duelli.
“Questo mondo è maestoso, sublime, strabiliante; è quanto di più speciale esista. Dovremmo semplicemente accontentarci di ammirarlo, non conquistarlo con i mattoni.”
Jivvin Teken’tlar, Druido delle Foreste
Descrizione
Vi sono persone che rifuggono la civiltà e che preferiscono vivere da sole nel profondo dei boschi o in lontane vallate mai prima contaminate dall’uomo. Questi individui devono, in un modo o nell’altro, scendere a patti con il Grigone delle Foreste, che regna incontrastato in quei luoghi. Questo Dio è un acuto osservatore, ed i suoi occhi possono emergere indagatori dalla corteccia di ogni albero. È un grande cacciatore, ed ama vagare nel suo territorio sotto forma di animale. Non vi è preda che gli sfugga e, se un importuno osa violare il suo territorio, egli può inseguirlo fino all’altro capo del continente. Si narra che la sua tenacia arrivi al punto di cercare nell’aldilà quei pochi che sono morti di cause naturali prima di essere stati raggiunti. Il Dio, però, non uccide indistintamente tutti coloro che si imbattono in lui. Quelle persone che dimostrano di rispettare la sacralità del luogo in cui sono possono essere risparmiate, o addirittura premiate con della ricca selvaggina. Se poi il Grigone intravede un cacciatore capace, lo sfida, assumendo la forma di una preda appetitosa e facendosi seguire nel profondo del bosco. Così comincia il Sirnet Tah, un pericoloso gioco dove ogni predatore rischia di diventare preda della sua preda. Il Sirnet Tah, che nella lingua degli elfi oscuri vuol dire “caccia riflessa”, è la forma più sofisticata di sfida che coinvolge forza, astuzia, strategia, pazienza. Per questo motivo, anche fuori dalle foreste, il termine Sirnet Tah viene usato nei duelli o nelle gare di astuzia. In ciascuno di questi eventi, i contendenti pregano il Cacciatore di Smeraldo perché la sfida si svolga senza imbrogli, e che a prevalere sia il più meritevole. Per questo motivo, nel corso del tempo, il Dio è diventato simbolo di lealtà ed onore militare. Egli non apprezza la forza bruta fine a sé stessa, ma incarna un modo diverso di fare battaglia, meno irruento e più ragionato, basato sulla pianificazione a lungo termine. Non a caso, un proverbio che gira nella caserma del corpo di guarda di Esperia recita “il soldato prega il Fuoco, ma il generale prega la Foresta”.
Dettami del Dio
I dettami del Grigone delle Foreste si basano su tre principi. Il primo impone di rispettare la sacralità della natura incontaminata. Che il fedele si adoperi a proteggere questi luoghi, bloccando l’avanzata di insediamenti e città. Che non abbatta alberi indistintamente, e non faccia strage di animali senza avere la necessità di nutrirsi. Il secondo principio impone di allenare la propria mente alla pazienza ed all’arguzia. L’intelligenza non è solo appannaggio degli studiosi, ma può essere rafforzata con anni di caccia. Il terzo principio impone di rispettare le regole delle sfide. Non vi è maggiore soddisfazione di una vittoria meritata per le proprie capacità. Allo stesso tempo non vi è onta nel cadere contro un avversario superiore. Che il fedele si comporti con onore, e dimostri di essere abile nell’attacco quanto nella difesa, rifuggendo sleali scorciatoie.
Popolo di riferimento
Il Dio ha un rapporto privilegiato con gli elfi oscuri. Si dice che questo popolo sia nato quando un individuo di nome Jivvin Teken’tlar abbandonò la sua città per andare a vivere solo nella foresta. In quanto membro delle genti elfiche, egli era fedele del Grigone delle Terre. Tuttavia riteneva che questo Dio, in quanto protettore della coltivazione ed il raccolto, guardasse con occhio troppo benevolo l’avanzare delle civiltà. La natura andava vissuta nella sua forma primordiale ed incontaminata, e perciò Jivvin rivolse le sue preghiere altrove diventando, di fatto, il primo Druido della storia.
Clero
I sacerdoti del Grigone delle Foreste sono assai rari. Essi non appaiono solitamente nei templi delle grandi città, ma possono semmai essere trovati in qualche santuario isolato. Indossano una corta veste vedre scuro, per non essere impacciati nei movimenti e per confondersi tra le foglie. In aggiunta ai chierici, il culto del Grigone delle Foreste è portato avanti anche dai Druidi. Si tratta di un eccentrico gruppo di maghi che vivono isolati dal mondo. Data la loro affinità con i dettami del Dio, questi hanno ricevuto in dono il potere di mutare il loro corpo in quello di svariati animali. Rispetto ai sacerdoti tradizionali, i Druidi sembrano avere un legame assai più profondo col Grigone ma, al contempo, sono assai meno comunicativi, e difficilmente riescono ad interagire efficacemente con i potenziali fedeli.