Background
“Più di cent’anni orsono vivevamo in pace. I nobili Nathzur contemplavano il cielo dalle alture, i selvaggi Tethziar facevano i loro riti nella foresta, e noi Zithar viaggiavamo lungo il deserto centrale. Non ci amavamo, ma ci rispettavamo; e ciascuno di noi adorava i Grigoni.
Poi approdarono le navi, colme di gente dai tratti del volto sconosciuti. Adoravano anch’essi i Grigoni e si sono professati nostri fratelli. Dicevano d’essere scappati da creature mostruose e noi li abbiamo accolti. Dicevano che i Grigoni stessi avevano promesso loro questa terra ed i nostri sacerdoti hanno confermato. Così da tre popoli diventammo nove; ben presto questo continente, un tempo vasto e rigoglioso, divenne piccolo ed affollato.
In cent’anni i nuovi arrivati hanno fondato città, dove si sono moltiplicati come conigli. Hanno istituito regni, da dove i loro Re umani legiferano sulle nostre genti. Li abbiamo ospitati nel momento del bisogno, ed ora comandano in casa nostra. E quel che è peggio, i mostri da cui sono scappati li hanno seguiti! Le montagne sopra il deserto centrale, o ad ovest del continente sono invase da creature demoniache che hanno reso la terra incoltivabile e l’aria irrespirabile.
È il momento di cacciare questa gente! Popoli del deserto, della giungla e delle montagne, unitevi a me e sferrate un attacco alle loro capitali! Che vadano a trovare un altro continente da invadere, e che si portino dietro i loro mostri!”
Jezabel Niravar, nota come l’Aquila del Deserto
“I Nostri antenati sono giunti qui da un altro continente, dove hanno sofferto orrori indicibili. Hanno visto demoni comandati dal crudele Vargo uscire dalla terra, massacrare i loro cari e distruggere le loro città. Il glorioso impero Dragoniano, simbolo di ordine e gloria per tutte le terre, fu ridotto in cenere. I divini Grigoni, che per secoli hanno vegliato sulle nostre genti, erano stati imprigionati da un terribile sortilegio. Da padroni del mondo diventammo topi che si nascondevano impauriti nei cunicoli.
In un atto di estremo eroismo, un gruppo di arditi riuscì a spezzare l’incantesimo che imprigionava i divini Grigoni. Per riconoscenza, costoro ci indicarono la rotta verso una nuova terra sconosciuta a Vargo dove avremmo potuto cominciare una nuova vita.
Così giungemmo su questo continente, ma lo trovammo già occupato da selvaggi. Insegnammo loro a costruire grandi città, acquedotti, sofisticati sistemi di irrigazione. Condividemmo con loro la Nostra letteratura, filosofia, ed i segreti della magia. Fornimmo loro una raffinata forma di governo, nel quale potevano vivere sotto il Nostro benevolo dominio. E adesso, dopo tutto quello che abbiamo fatto per loro, questa marmaglia vuole cacciarci!
Che impudenza! Questa terra è il premio che i Grigoni stessi hanno dato ai Nostri antenati per averli liberati dalla loro prigionia. Chiunque voglia negarlo commette una blasfemia, e verrà schiacciato sotto il peso dei nostri stivali. Siamo dovuti fuggire una volta, nessuno ci obbligherà a farlo una seconda!”
Mhyr Baelfire, IV del suo nome, ultimo Re di Nuova Dragonia
“In tutta la mia vita ho cercato di mantenere l’armonia tra i popoli, poichè questo è l’unico modo per sconfiggere il male che grava su di noi. Negli anni i divini Grigoni hanno mandato segni inquivocabili a chiunque prestasse loro attenzione. Ma quanti se ne sono accorti? Tutti si gettano in preghiera quando hanno qualcosa da ottenere, ma ben pochi sono disposti ad ascoltare altruisticamente. E adesso, i demoni di Vargo hanno trovato anche questo continente…
Tutto cominciò con degli avvistamenti nelle montagne. In seguito, una vallata è stata occupata da creature immonde, che la coprirono di cenere e resero la vita impossibile. Poi un Drago gigante ha attaccò Nova Loo, portando paura e distruzione tra la gente. Ma questi incresciosi eventi sono stati ignorati dai più, visto che la gente era troppo concentrata ad occuparsi dei propri piccoli problemi. Infine, i demoni di Vargo hanno attaccato Nuova Dragonia. Svariati portali si sono aperti in città, e schiere di demoni hanno invaso la città, massacrando i civili e creando un avamposto che sopravvive tutt’oggi.
Questo è il risultato della nostra imbecillità: abbiamo concesso a Vargo il tempo di organizzarsi, mentre noi ci indebolivamo in insipenti scaramucce. Ma non tutto è perduto. Possiamo ancora abbandonare le vecchie contese, ed unirci per combattere questo male comune. Forse è troppo tardi per vincere, ma quantomeno moriremo da persone libere.”
Zephir Ghequel, sommo chierico del tempio di Nova Loo
La storia recente
Qui sono elencati, in ordine cronologico, i maggiori avvenimenti che hanno caratterizzato la storia di Nuova Te’Rha, dall’Approdo fino alla caduta di Nuova Dragonia. Ogni persona che cammina su questa terra, con un minimo livello di cultura, è tenuto a conoscere questi avvenimenti.
Lo scontro dei due Re
1426 D.C.
La Storia di Thorlund
~1200 D.C. - 1529 D.C.
La Storia di Nuova Dragonia
1427 D.C. - 1529 D.C.
La Storia di Esperia
1429 D.C. - 1529 D.C.
La storia del vecchio continente
Qui sono elencati, in ordine cronologico, i maggiori avvenimenti che hanno caratterizzato la storia del vecchio continente di Te’Rha, dal Concordato fino all’Approdo. Un individuo di media cultura è tenuto a conoscere parte di questi eventi, almeno quelli che hanno portato all’Approdo. Ogni persona che cammina su questa terra è tenuto a conoscere parte di questi avvenimenti, proporzionalmente al proprio livello di istruzione. In particolare, un ignorante analfabeta probabilmente non conoscerà nulla di questi testi. Un individuo di media cultura, invece, conoscerà anche gli eventi che hanno portato all’Approdo. Solo individui molto sapienti hanno studiato tutta la storia di Te’Rha. Inoltre, è possibile che qualche individuo dal sangue elfico possa averli vissuti personalmente.
Le Origini
Il primo millennio di storia
L'avvento di Draguluin
1276-1377 D.C.
Incursioni
1392-1393 D.C.
La Caduta dei Grigoni
1394 D.C.
Gli anni bui e la liberazione
1425 D.C.
L'Approdo
1425 D.C.
Le leggende di Te'Rha
La storia ufficiale di Te’Rha è dettata dalle storiografie delle grandi dinastie umane. Nessun altro popolo, invece, ha mai mantenuto degli archivi altrettanto dettagliati che siano giunti fino ai giorni nostri. Quello che rimane sono delle leggende, tramandate oralmente, ritrovate in qualche breve testo, o cantante in qualche ballata. Si suppone che ogni personaggio non umano conosca le leggende tramandate dalle sue stesse genti. Inoltre, una persona di spiccata cultura potrebbe, a prescindere dalla razza di provenienza, conoscerne molte.
Il Popolo dell'Artiglio
Leggenda antica sull'origine dei Felinidi