Dherrota

I Dherrota sono non-morti senzienti, rialzatisi dalla tomba per motivi spesso misteriosi. Leggenda vuole che essi siano nati per volere del Grigone delle Paludi che, invidioso del fratello Grigone dell’Aria, avrebbe tentato di mimarne l’abilità di riportare in vita i defunti. Tuttavia, data la sua natura, egli non fu in grado di invertire l’invecchiamento ed il decadimento dei corpi, e perciò gli individui rinati continuarono a decomporsi, benché più lentamente di un cadavere tradizionale. Si dice che un Dherrota possa apprezzare la sua nuova esistenza per circa 20 anni, dopo i quali il suo corpo tende a perdere pezzi e disfarsi.
 
I principi che governano la rinascita di un Dherrota sono misteriosi, e pochi sembrano comprenderli fino in fondo. Il Grigone può concedere la rinascita a persone morte di recente, come anche ad individui deceduti tanto tempo addietro. In quest’ultimo caso, pare che il corpo decomposto si ricostruisca entro una certa misura, per garantire capacità basiche di movimento e di parola. Le rinascite immediate sono generalmente le meno traumatiche, dal momento che il Dherrota conserva le abilità e quasi tutta la memoria della sua vita precedente. Invece, le rinascite protratte nel tempo causano numerosi problemi alla persona, visto che questa conserva solo pochi ricordi frammentari, portandola spesso ad investigare aspetti della propria storia che non ricorda più.
 
La rinascita conferisce ai Dherrota una notevole intelligenza. A volte questa si manifesta immediatamente, altre volte (soprattutto quando l’individuo era un po’ tonto in vita) emerge col passare del tempo. Molti si sono chiesti da dove venga tale capacità, dal momento che i Dherrota hanno spesso il cervello decomposto, danneggiato e, in alcuni casi, totalmente assente. In egual misura, essi dimostrano una buona forza fisica, nonostante molti di loro non abbiano nervi che possano muovere gli arti. Qualunque sia la ragione dietro a questo mistero, è un fatto noto che i Dherrota manifestino spesso un appetito quasi insaziabile per i cervelli umanoidi, al punto da indurli a condurre azioni riprovevoli.
 
Dopo la loro rinascita, alcuni Dherrota cercano, se possibile, di continuare la loro precedentemente esistenza a contatto con gli altri popoli (celebre il caso di Corbin Moloch, che assunse la carica di consigliere dell’impero Dragonico dopo la sua rinascita). Tuttavia, altri hanno deciso di raggrupparsi in piccole comunità isolate dentro cimiteri o mausolei. Qui, emergono come figure eminenti I Sacerdoti Neri (più banalmente dei Necromanti fedeli al Grigone delle Paludi) che organizzano e dirigono ogni aspetto della vita sociale, prendendosi cura dei defunti durante la loro rinascita, e aiutandoli ad adattarsi alla loro seconda esistenza.

Tecnicamente il Dherrota non è una razza, ma una condizione che si può manifestare a qualunque razza umanoide di Te’Rha. Per questo motivo, il giocatore che vuole intraprendere questo personaggio ha innanzi a sé un’enorme libertà di ispirazione. Tuttavia, il Dherrota ha anche delle sue caratteristiche intrinseche che vanno considerate. Per questo motivo:
 
– Consigliamo di farvi un’idea chiara di chi era il vostro personaggio prima di rinascere. Sbizzarritevi con la fantasia, dal momento che potete immaginare che sia stato Umano, Felinide, Elfo o, perchè no, anche Orco o Uomo Topo. La scelta che farete avrà un’impatto su come il personaggio reagirà innanzi alla sua nuova condizione. Per esempio, dal momento che i Dherrota sono malvisti da Elfi, Felinidi o Nathzur, è immaginabile che questi individui troverebbero difficile accettare di rinascere come non-morti. Allo stesso tempo, una persona che nella vita dava molto spazio all’apparenza fisica, troverà ripugnante l’idea di apparire come un cadavere in decomposizione.
 
– Se invece non vi interessa focalizzarvi sulla vita passata del Dherrota, ma volete giocare solo l’aspetto di non-morto, nessuno vi impedisce di ruolarvi un personaggio che sia rinato dopo tanto tempo, e che non ricorda nulla della sua precedente.
 
– Dal momento che il gioco porterà il vostro personaggio a vivere inizialmente in una città multi-etnica, conviene avere una spiegazione sul perchè egli sia lì. Ad esempio, potrebbe voler ricercare famigliari/amici, cercare di ricominciare il tipo di vita che aveva condotto prima, indagare sulla propria morte, oppure risolvere una missione che richiede un viaggio in città.
 
– Qual’è il rapporto tra i Dherrota e gli altri non-morti (npc)? La principale discriminante risiede nel fatto che i Dherrota conservano la loro capacità di pensare e ragionare, mentre altre forme di non-morti sono perlopiù non-senzienti (tranne per qualche eccezione). In questa prospettiva molti Dherrota trattano gli altri non-morti come dei cuccioli, al punto che alcuni si sentono in dovere di proteggerli dagli attacchi di molti avventurieri.
 
 

In Sintesi

 

Ciclo di vita	20 anni dopo la rinascita
Passaggio all’età adulta	—
Costituzione	Altissima intelligenza.
Segni Distintivi	Corpo decomposto. Appetito per i cervelli umanoidi
Luogo di maggior densità	Cimiteri
Insediamento più importante	—
Divinità Protrettrice	Grigone delle Paludi
Attitudini	Acume, alto intelletto, spirito di osservazione, magia oscura, individualismo, fratellanza verso non-morti